Nasce il Figlio di Dio
«Stupore e meraviglia». A descrivere sensazioni, sentimenti ed emozioni che si provano di fronte alla scena della natività, davanti a quel «mirabile segno del presepe» che rappresenta la nascita di Gesù, è Papa Francesco, nella sua lettera apostolica Admirabile signum.
Stupore e meraviglia accompagnano il nostro sguardo, che, sempre rivolto in alto, volge a destra e si sposta dalla scena dell’Annunciazione verso quel- la della Natività.
«Rappresentare l’evento della nascita di Gesù – prosegue Papa Bergoglio – equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia».
Proseguiamo così il nostro cammino tra gli episodi dell’Infanzia di Gesù e, con semplicità e gioia, andiamo incontro a «Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo»
Francesco desiderava che tutti facessero festa e noi ti proponiamo di vivere quest’esperienza nell’immersione del presepe.
LA NOSTRA PREGHIERA
Ormai l’alba imbianca nel deserto, di questo giorno che non finirà, Il punto del nostro primo giorno cristiano, l’anno Primo della grazia e della nostra salvezza! Qui, e vicino, Dio resta sempre con noi, Fintanto che vorremo essere con lui e nemmeno, perché corto è il nostro volere. E subito rifacciamo il male, ma abbiamo un rifugio In questo cuore nel tabernacolo così dolce con noi e pieno d’amore! Davvero è Natale, tutto d’oro purissimo che nessun male corrode. Domani, giacché così succede, serviremo il crudele Erode, Riprendendo l’utensile dell’artigiano e la sedia dell’impiegato. Io, però, sono nella gioia divina, come Giuseppe il falegname, Vedendomi vicino questo bambino che è Nostro Signore, E Maria, madre nostra, che tace e tutto conserva nel cuore.